GSE ha pubblicato le graduatorie relative alla prima asta PNRR.
Questo il riepilogo della graduatoria.
Sono stati ammessi sessanta progetti per una capacità produttiva totale di 29.978 Smc/h, meno della metà della dotazione del bando.
Segnaliamo che delle domande presentate il 20% è rimasto escluso a causa di non conformità della documentazione presentata.
Segnaliamo infine che alla conclusione degli investimenti sarà necessario rendicontare le spese sostenute seguendo le stringenti regole dei bandi europei che utilizzano fondi PNRR, che quasi sicuramente produrranno un ulteriore 20% di moria delle pratiche.
Inoltre, un ulteriore 30% di moria è previsto nella fase di erogazione dell’incentivo alla produzione (15 anni) a causa dei numerosi motivi di revoca dell’incentivo stesso posti dalla nuova normativa.
La domanda che ci poniamo è la seguente: se un bando stanzia 67.000 metri cubi e le imprese ne chiedono solo 30.000, cosa non ha funzionato?
Una facile risposta va ricercata nell’intensità di aiuto, che molti hanno ritenuto non interessante; nei vincoli normativi, che molti hanno ritenuto troppo forti; infine nel soggetto gestore dell’incentivo.
Tutto ciò ha portato molti produttori a rivolgersi già da subito verso altre forme di incentivazione, in molti casi più remunerative e certamente prive dei vincoli posti dal GSE.
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