La scelta del regime di incentivazione per un impianto di produzione di biometano 4.0 è in molti casi vincolata dalla data di realizzazione dell’impianto, in altri casi è libera, consentendo all’imprenditore di scegliere tra l’iperammortamento o il nuovo credito di imposta 4.0.
In linea di massima, per gli impianti entrati in funzione negli anni 2018 e 2019, il regime di aiuti applicabile è quello dell’iperammortamento, che arriva fino al 270% del valore di acquisto dei beni, con un beneficio effettivo in termini fiscali del 40,8%.
Per gli impianti entrati in funzione nel 2020, si può in molti casi scegliere tra l’iperammortamento e il nuovo credito di imposta del 40% introdotto dalla L 160/2019.
Per gli impianti che entreranno in funzione nel corso del 2021 e fino al 30 giugno 2022, l’aliquota del nuovo credito introdotto con la L 178/2020 sale al 50%, per ridiscendere nuovamente al 40% per gli impianti che entreranno in funzione nei restanti mesi del 2022 e fino a giugno 2023.
In ogni caso per accedere ad uno dei due regimi di aiuto è necessario che tutti i macchinari facenti parte dell’impianto siano interconnessi e gestiti da un unico software e che sia emessa un’analisi tecnica e una perizia asseverata da parte di ingegneri esperti.
Entrambi gli incentivi sono definiti come misure di carattere generale e sono pertanto cumulabili con i CIC.
Contattaci per vedere il nostro software di interconnessione e per avere un parere tecnico preliminare sull’ammissibilità agli incentivi 4.0